Come comunicano i nostri droni: le antenne

Come comunicano i nostri droni: le antenne

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Inutile da dire. Se all'inizio pensi che comprerai un drone e ci farai solo fotografie, e che "delle cose tecniche" non ti importerà nulla, prima o poi verrai coinvolto in discorsi del tipo:

"Dietro a quella casa il segnale non arriva"

"Non così lontano, non vedi che le tacche sono arancioni?"

"Ti devi girare per seguire il drone, sennò lo perdi"

...e così via tante altre espressioni che stanno a significare una sola cosa: il drone viene comandato grazie a delle antenne!

E da allora, sarai fregato, vorrai sapere sempre di più, chiederai agli amici prima e sui forum poi, o magari a noi, tuoi rivenditori di fiducia, la fatidica domanda: "Come faccio a migliorare il segnale?"

 

Adesso spero di farti capire qualcosa di più su questo "segnale radio".

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente avrai una linea internet a casa. Internet te lo porta sicuramente un modem: un aggeggio elettronico che trasforma i dati dei computer in qualcosa di trasportabile attraverso il filo o la fibra ottica.

Dall'altra parte del tuo modem ci sarà il provider o il gestore telefonico che avranno un "modemone" grande che raccoglie tutti questi dati e li convoglia su Internet, un mondo pieno di fili e di modem.

Fin qui la storia è facile, si fa per dire, c'è un filo o un mezzo attraverso cui viaggiano tutti questi dati e da li non possono uscire. Sono convogliati su una strada ben precisa.

 

Ma se non ci fossero i fili? Come viaggerebbero i dati? Come fanno i nostri telefonini che non hanno fili a far viaggiare i dati?

Viaggiano anche loro attraverso un mezzo: l'aria e si poggiano su strade che sono le lunghezze d'onda!

 

Esatto, ogni lunghezza d'onda è una strada per migliaia di dati che vengono generati dai trasmettitori, nel nostro caso il radiocomando e ricevuti da ricevitori, nel nostro caso il drone e poi, viceversa, il drone diventa trasmettitore ed il radiocomando il ricevitore.

Ma i dati, appena usciti dal trasmettitore, non sanno trovare da soli la strada giusta e chiedono aiuto alle antenne. Le antenne li sistemeranno in modo da andare sulla giusta lunghezza d'onda (strada).

 

Ora puoi capire tante cose:

- quanto più l'antenna sarà giusta per quella strada (si dice: accordata per quella lunghezza d'onda), tanti meno dati andranno persi per strada o ritorneranno indietro al trasmettitore affollandolo ( si dice: creando onde stazionarie o riflesse )

- quanto più l'antenna sarà potente (si dice: avrà guadagno), tanti più dati tutti insieme, riuscirà a convogliare sulla stessa lunghezza d'onda e più lontano riuscirà a portarli.

 

"E quindi? Come faccio a migliorare il segnale del mio drone? Ho visto sul sito PersonalDrones.it e vi sono tantissime antenne. Come la scelgo?"

 

Lo so, le antenne non sono tutte uguali anche a parità di guadagno, questo perché, poiché sono loro a far uscire ed entrare il segnale radio, bisogna costruirle per cercare di raccogliere quanto più segnale possibile prima che vada a sbattere ad ostacoli, terreno, acqua, persone.

Se il segnale del trasmettitore viene riflesso da un ostacolo, ritarderà, accelererà o rimarrà invariato rispetto a quello diretto e quindi potrebbe "sporcarsi" creando disturbi a chi lo riceverà.

 

E qui entra in gioco un altro parametro che è la polarizzazione.

L'antenna viene creata in modo da ricevere solo il segnale veramente utile eliminando ciò che non serve.

Troverai antenne a polarizzazione lineare o circolare. La polarizzazione lineare potrà essere verticale o orizzontale. La polarizzazione circolare può essere destrorsa (RHCP) o sinistrorsa (LHCP).

In genere, la polarizzazione lineare si utilizza quando le antenne "che si parlano" rimangono sempre sullo stesso piano, ad esempio, un drone stabilizzato come tutti quelli NON FPV: il DJI Mini 2, il DJI Air 2S, il DJI Mavic 3, ecc.

Sui droni FPV che solitamente non viaggiano in linea retta, la migliore polarizzazione è quella circolare perché il segnale radio può essere distribuito in vari piani. Inoltre, i droni FPV viaggiano spesso molto vicini al terreno o agli ostacoli e la polarizzazione circolare riesce meglio a ricostruire il segnale radio.

 

Un'altra tecnica che si adotta per migliorare il segnale è quello di concentrarlo tutto verso una direzione se si sa che l'interlocutore non andrà mai in un'altra direzione, ad esempio alle tue spalle.

In questo caso si parla di antenne direttive.

 

 

Ora che sai a cosa servono le antenne, per migliorare il segnale, dovrai scegliere una con un guadagno migliore (si misura in dBi) oppure una antenna direttiva. Ma attenzione il radiocomando ed il drone dovranno avere la stessa polarizzazione e ovviamente, dovranno essere accordate per la stessa lunghezza d’onda (banda di frequenza).

 

 

articolo di Raffaello Di Martino

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